Funerale

La cura pastorale nel momento della morte

Carissimi,

da qualche tempo abbiamo preso in considerazione un aspetto serio della pastorale: quello del momento della morte e delle esequie. Lo abbiamo fatto ascoltando le indicazioni della nostra Diocesi, la prassi delle Parrocchie vicine e quella di altre città. Insieme abbiamo fatto alcune riflessioni che vogliamo comunicarvi.

1 – Ci sta a cuore innanzitutto condividere con voi il dolore nel momento della morte di un vostro caro. Informate i vostri preti della malattia, chiedete per tempo di esservi vicino con il Sacramento dell’Unzione degli infermi: è un gesto di Gesù, che ridà fiducia nel Padre nell’ora del dolore. Al momento della morte, dopo aver sentito l’Impresa di onoranze funebri, contattate voi stessi i vostri preti, avvisandoli della morte del vostro caro, magari scegliendo poi con loro il Vangelo per la liturgia delle esequie o, comunque, condividendo il vostro dolore e la vostra preghiera.

2 – Alla Parrocchia sta a cuore celebrare bene la liturgia delle esequie: la Parola che ascoltiamo è quella, pacificante, di Gesù; il Pane di cui ci nutriamo ci dà la stessa forza di sperare di Gesù. In quell’Eucaristia riascoltiamo la promessa della vita eterna; quel banchetto è l’anticipo quaggiù del banchetto eterno del Cielo. L’Eucaristia è la cosa più bella e più grande che possiamo fare, per noi e per i nostri cari. È la “benedizione” più grande che c’è. Ecco perché ci teniamo a curarla bene, sempre, per tutti.

3 – La benedizione più bella è l’Eucaristia che celebriamo, anticipata, se il defunto è deceduto in casa, da una preghiera che i vostri preti condividono di cuore con voi.

4 – La cremazione. Oggi, questo gesto non è più scelto come segno di materialismo e di non fede nella resurrezione. E la Chiesa, pur riconoscendo come preferibile l’antica prassi della inumazione della salma, non vi si oppone in alcun modo. La famiglia si accordi con l’Impresa se è chiesta la presenza del prete anche alla successiva sepoltura delle ceneri. Ma è bello pensare che, in quel semplice momento, come famigliari potrete affidare il vostro caro a Dio, pregando insieme la preghiera del Padre Nostro, segno di fiducia nelle promesse di Dio, e dell’Eterno Riposo, segno della nostra speranza, più forte della morte.

Siamo certi che per tutti noi la centralità di Gesù sia più importante delle tradizioni e degli usi, e che ogni generazione possa vivere con il suo tempo la fede e la speranza di sempre.

I vostri preti