Lettori

Ecco alcuni semplici indicazioni per tutti coloro che si offrono generosamente nel servizio della proclamazione della Sacra Scrittura durante l’Eucaristia.

 

  • Essere Lettore significa svolgere un vero e proprio ministero (= servizio) liturgico: non si “legge” semplicemente la Parola di Dio, ma la si proclama. Perché la Scrittura che si legge diventi Parola di Dio per tutti, bisogna anzitutto che sia PAROLA di DIO per il lettore. E’ allora importante che il Lettore legga la lettura per proprio conto prima che inizi l’Eucaristia.
  • Il Lettore deve partire dal proprio posto in chiesa al momento giusto; normalmente quando il sacerdote sta finendo di leggere l’orazione (alle parole “Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna dei secoli dei secoli…” ) così da non lasciare momenti vuoti e di silenzio non previsti dalla Liturgia. Una volta arrivato ai piedi dell’altare, prima di salire i gradini, il lettore si ferma, fa un leggero inchino verso l’altare (non la genuflessione). L’inchino è previsto solo se si deve passare davanti all’altare; se si giunge dal lato dell’ambone non occorre fare l’inchino.

 

  • PER LA PRIMA LETTURA: Appena giunto all’ambone, luogo dove si proclama la Parola di Dio, il Lettore chiede la benedizione al sacerdote e ATTENDE qualche istante in silenzio, perché i fedeli si possano sedere e possano riprendere la concentrazione dovuta per l’ascolto della Parola; capita invece, a volte, che partendo immediatamente nella lettura, la gente si sta ancora sedendo e quindi non è in grado di seguire e prestare attenzione.

 

  • Si chiede ad alta voce la benedizione al sacerdote con la seguente formula: Benedicimi, Padre”. Si fa il segno della croce, senza nulla dire. Quindi si incomincia regolarmente a leggere l’intestazione della lettura, facendo comunque attenzione che il microfono sia all’altezza giusta della bocca.

 

  • Lo stile da avere è quello di chi sa che sta leggendo per gli altri ; non sto leggendo per me e tra me: sto “prestando” la mia voce a Dio! Le parole siano ben scandite. Nemica di ogni buon lettore/buona lettrice è la FRETTA! Leggere con calma, con una giusta intonazione… Occorre PROCLAMARE la Parola, non semplicemente “leggerla”… Attenzione a non lasciare cadere il tono di voce alla fine di una frase: sostieni la tua voce. Per far intuire la fine del brano, rallentare le ultime parole.

 

  • Ricorda che il microfono non diminuisce i tuoi difetti nella lettura, ma li amplifica! Prima di iniziare a leggere, sappi regolarlo – con calma – secondo la tua statura, la tua voce, la tua distanza.

 

  • Si conclude la lettura con le parole “Parola di Dio” (non “E’ Parola di Dio”).
  • Ultimissima indicazione: il Lettore che proclama la parola abbia un abbigliamento consono e adeguato. Non ci sono indicazioni particolari, ma solo… buon senso!